1700 famiglie nel VII Municipio rischiano lo sfratto a causa della svendita del patrimonio INPS

Intervista ad Agostino Zelli del Comitato Inquilini senza titolo VII Municipio\ASIA.

L’emergenza abitativa che da anni colpisce il tessuto sociale della città di Roma si è aggravata ulteriormente proprio negli ultimi mesi. Che ruolo svolge un ente pubblico come l’INPS, proprietario di numerosi immobili disseminati nella città?

L’INPS sta vendendo a prezzi di mercato e sta mettendo all’asta gli appartamenti di chi non può accedere all’acquisto, senza tutele per gli inquilini più deboli. Nell’incontro che si è tenuto a Roma lo scorso Dicembre, l’INPS ci ha comunicato la sua decisione “non mediabile” per la messa in vendita del patrimonio immobiliare a prezzi di mercato.

Tutto questo ignorando la legge 410/2001 che prevede la modalità di dismissione per gli enti pubblici e che verrà applicata solo a coloro che hanno risposto positivamente alla lettera di acquisto del 2001. L’INPS ha di fatto chiuso le trattative con le associazioni degli inquilini consegnando loro copia della lettera di proposta dell’acquisto che l’istituto si sta apprestando a spedire.

Qual è la situazione degli inquilini senza titolo?

Per gli inquilini senza titolo la sanatoria (2013) è condizionata alla stipula dei pagamenti regressi. Solo dopo si può accedere all’acquisto con gli ultimi 5 anni rivalutati con un canone di affitto con i valori OMI (valore rilevato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate). Anche la vendita è legata ai prezzi di mercato con il valore OMI. Per chi non aderisce all’acquisto la casa andrà all’asta.

Puoi riassumerci le opzioni che attualmente ci sono sul tavolo?

Solo chi ha un contratto e un’età di 65 anni potrà avere il diritto di opzione di uso frutto per lui e famigliare, sempre che anche quest’ultimo abbia 65 anni; solo chi ha un contratto di locazione e la lettera di adesione di acquisto del 2001 potrà usufruire, per l’acquisto, degli sconti per la legge 410; per tutti gli altri lo sconto è del 30% del prezzo OMI di mercato, che riguarda i senza titolo.

Qual è l’obiettivo di questa operazione?

Stiamo assistendo all’ennesima speculazione immobiliare da parte di un ente pubblico che si sta comportando come una società immobiliare. Preferiscono mandare all’asta le case invece di rinnovare un contratto alle famiglie che vi abitano da anni e che sono in difficoltà a causa della crisi economica.

Qual è la situazione nel VII Municipio?

Tutto questo avrà grosse ripercussioni sul nostro Municipio. In questo processo sono coinvolti anche altri enti previdenziali che stanno vendendo il patrimonio immobiliare come l’Enasarco. Le famiglie coinvolte sul nostro territorio sono tantissime: 1700 sono solo quelle dell’INPS di cui 450 senza titolo.

Quali sono i pericoli di questa situazione?

Il rischio è che la maggior parte degli inquilini non potrà accedere a questo percorso di dismissioni a causa dell’età e della crisi economica perché moltissime famiglie sono rimaste senza lavoro e nessuno darà a loro un mutuo. Purtroppo chi ci rimetterà probabilmente saranno proprio gli inquilini senza titolo: anche chi possiede un contratto di locazione e non rientra tra gli ultra 65enni non potrà acquistare e la sua casa andrà all’asta, preda delle società immobiliari.

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